April 19, 2024
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La mia classifica personale

Ghat , con questo termine si intende la serie di gradini che conducono all’acqua, un luogo di balneazione o cremazione lungo le rive di un fiume o di uno stagno. Si trovano in tutte le città indiane, a Delhi, Agra, Calcutta , ecc. ecc. ma sono quelli di Varanasi ad essere famosi in tutto il mondo.

I Ghat a Varanasi sono sulla riva sinistra del Gange che qui scorre da sud a nord, Se li contiamo sono 84 ( compreso i Ghat minori ). Partendo da Sud troviamo Assi Ghat e all’estremo Nord troviamo Adi Keshava Ghat. al centro, più o meno, il famoso Dashashwamedh Ghat.

Quella che segue è una classifica personale. Non tiene conto della bellezza del luogo o della suo popolarità. Rispecchia il mio personale gusto e premia il luogo dove ho trascorso piacevolmente più tempo, a bere un chai a leggere un libro o a scambiare due chiacchiere con il primo che passa.

1° Munshi Ghat

Costruito nell’anno 1812, prende il nome da Sridhara Narayana Munshi, un ministro delle finanze nella tenuta di Nagpur. Ampliato nel nel 1915, dal re bramino Kameshwar Singh Gautam Bahadur di Darbhanga (Bihar) per questo motivo è noto anche come Darbhanga Ghat. 

I Ghat di Varanasi

La mia guest house si trova proprio dietro il lussuoso e appariscente http://brijrama.com/ , quindi questo ghat l’ho vissuto ad ogni ora del giorno e della notte. É molto frequentato, tuttavia resta vivibile. Sulla sinistra a dividerlo dal più famoso Dashashwamedh Ghat c’è un piccolo tempietto molto amato dai pellegrini. Il suono della campanelle è frequente e rende tutto molto suggestivo.

Bere un chai dalla venditrice strategicamente ” appollaita” sotto le tre figure divine è un vero piacere

( non ama essere fotografata )

Dietro le scalinate

2° Gaay Ghat

Gaay Ghat o Gai / Gaye Ghat è una parola hindi che significa mucca. É un antico ghat qui vi lavavano le mucche. Oggi c’è una scultura di un toro alta 3 piedi che è anche il motivo per cui ancora oggi si chiama Gaay Ghat. Ci sono molti Shivalingam sulle scale. Sono stati aggiunti nel tempo davanti alla statua di Nandi (Toro).

I Ghat di Varanasi

Nel 12 ° secolo, questo era il confine della città di Varanasi. Tra tutti i ghat alla sinistra di Dashashwamedh Ghat questo è il più vivace. Il ghat è pulito e molto visitato dalla gente del posto e dai pellegrini. Ogni giorno si svolgono molte cerimonie dai matrimoni alle funzioni religiose.

Dietro le scalinate

Ti trovi tra le viuzze di una Varanasi insolita e poco visitata , Se vuoi avventurarti una meta potrebbe essere il tempio Shri Swami Narayan Mandir per poi tornare sui ghat.

Harisch Chandra Ghat

Questo ghat prende il nome da un mitologico re, Harish Chandra. Questo luogo come Manikarnika Ghat è dedicato alle cremazione. A differenza del primo qui l’atmosfera è più raccolta, più intima. C’è una piattaforma rialzata per le cremazioni più importanti. Chi non se la può permettere viene cremato o in riva al fiume o in bracieri disposti a lato. Per chi invece non ha nemmeno i soldi per la legna c’è un grande edificio sorretto da piloni con un grosso comignolo, l’ inceneritore elettrico

Puoi tranquillamente sederti sulle panchine e guardare la gente che passa. Puoi assistere ad una cerimonia funebre dall’inizio alla fine e cercare di comprenderne i gesti senza essere infastidito. Ho visto molti turisti scattare foto , devo dire che qui sono meno “attenti” rispetto a Manikarnika Ghat. Comunque fotografare è vietato e soprattutto è un atto disdicevole e di assoluta mancanza di rispetto. Purtroppo il desiderio di portarsi a casa lo scatto raccapricciante da mostrare agli amici è irrefrenabile. A Manikarnika Ghat c’è chi paga la persona giusta per assicurarsi qualche scatto. Mi auguro tu sia rispetto, i famigliari del defunto te ne saranno grati

Personalmente trovo questo Ghat molto tranquillo e affascinante. La vita e la morte vi convivono senza che ci sia una linea di demarcazione. Tutto succede nello stesso posto e nello stesso momento come due facce della sessa medaglia.

Dietro le scalinate

Ti trovi tra le viuzze di Varanasi vecchia viva e con molti negozi, Se vuoi percorrendole puoi tornare a Dashashwamedh Ghat. ( destra con il Gange alle spalle ) o proseguire per Assi Ghat. ( sinistra con il Gange alle spalle ). Interessante il vivace commercio di legna subito dopo le scalinate.

4° Rani ghat

Rani ghat si trova vicino al ponte della ferrovia non ha alcuna importanza religiosa ed è uno dei ghat meno popolari di Varanasi. Nel 1937 una regina di Lucknow, Muniya Sahiba costruì una grande casa sul ghat e gradualmente la gente iniziò a chiamarla Rani Ghat.

Rani Ghat è bellissimo , ci sono molti vestiti colorati che si asciugano sui gradini. È uno dei tanti siti in cui lavandaie e lavandaie lavano i panni (attività illegale). La maggior parte dei turisti che lo vedono dalla barca lo definiscono come il ghat più “carino” di Varanasi. Ci sono arrivato a piedi percorrendo tutti o Ghat da Dashashwamedh Ghat, è una bella scarpinata ma decisamente rilassante. si riesce ad avere una visione completa della vita sui Ghat. In contrasto con il tratto da Assi a Dashashwamedh, questo lato rimane silenzioso e pacifico, solo una manciata di turisti oltrepassa lo Scindia Ghat.

Dietro le scalinate
  • Ci sono molti ristoranti sulla strada , qui ho mangiato i migliori chilli bajji di Varanasi o forse il mio giudizio è stato dettato dalla fame.
  • Tomba Di Lal Khan classificata come monumento musulmano. Costruita nel 1773, la tomba di Lal Khan si trova vicino al ponte Malviya, proprio sul lato posteriore di Khirkiya Ghat. Se stai cercando un posto tranquillo dove sederti e riposare è il posto giust. Il sito è molto ben tenuto e l’entrata è libera.
  • Malviya Bridge inaugurato nel 1887 assicura il transitano di treni sul ponte inferiore e di automezzi su quello superiore. È uno dei ponti principali sul Gange.

5° Assi Ghat

Assi Ghat è il ghat più meridionale di Varanasi è noto per essere il luogo dove maggiormente soggiornano turisti stranieri, decisamente è un luogo molto giovane, frequentato da molti studenti della vicina univertità Banaras Hindu University. I pellegrini invece vengono qui per adorare uno Shiva lingam posizionato sotto un albero di Ficus religiosa

La città di Varanasi, è conosciuta con molti altri nomi, ma uno di questi, Varanasi appunto, prende il nome dai due fiumi che la cingono a nord e a sud. Varuna e Assi. La nascita del fiume Assi, che da il nome al Ghat ha origini mitologiche. Si ritiene che mentre la dea Durga combatteva il demone Shumbha-Nishumbha, colpì il suolo con la sua spada quando la estrasse, dal terreno prese vita un ruscello, ora noto come fiume Assi. 

Qui è molto piacevole sedersi sui gradini , prendere un chai o qualcosa da mangiare dai tanti venditori ambulanti che vi lavorano , se hai voglia di chiacchierare non avrai difficoltà, certamente qualcuno si avvicinerà per chiederti quantomeno da dove vieni.

Dietro le scalinate
  • Ashish Cafe Buon posto dove mangiare prima di riprendere la via del ritorno.
  • Ritornare ad Dashashwamedh Ghat in barca
  • Bere un Chai in strada

Altri Ghat

  • Dashashwamedh Ghat Troppo affollato per sederdi tranquillamente anche se ha degli angoli molto interessanti, qui al tramonto si svolge il più partecipato Ganga Aarti di Varanasi

Colazione da Ma Ambey Tea Stall


  • Manikarnika Ghat Nessuno lascia Varanasi senza esserci stato almeno una volta, la passeggita che parte da Dashashwamedh Ghat è in assoluto la più frequentata dai turisti. Se non sei nelle condizioni di vedere le cose con una mentalità ” indiana ” è probabile che ne avrai un giuidizio completamente negativo. Se ci vai senza una guida o al di fuori di un gruppo organizzato non passerai inosservato, sarai avvicinato da chi ti vuole spiegare la storia del Ghat in cambio di denaro.

Pranzo da Raga Cafe


Lalita Ghat Non ha niente di particolare se non fosse per l’accesso al tempio nepalese o tempio di Kanthwala ( letteralmente tempio di legno ). Rana Bahadur Shah, il re del Nepal si rifugiò a Varanasi. Fu lui a decidere di costruire qui un tempio di Shiva che assomiglia al tempio di Pashupathinatha a Kathmandu. Entrando dal ghat e uscendo dalla porta superiore ti trovi nella zona del Kashi Vishwanath ( i visitatori pagano )


Il Gange, il più venerato dei sette fiumi sacri dell’India e i suoi Ghat sono, per chi li vive, l’accesso diretto al divino. Visitali con rispetto e sarai rispettato.

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