July 27, 2024
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A casa di jothi

“Ti prego, cucina qualcosa per noi” . Mia madre e mia sorella, desiderano assaggiare un piatto di pasta cucinato da un italiano.

Sono a Lucknow, ospite di jothi , figlio maggiore di una famiglia indiana. Oltre a lui in casa ci sono. la sorella Yamini , una ragazzina con un sorriso contagioso e l’entusiasmo della gioventù. frequenta il liceo. Il Babbo Sauvik forse più anziano di me, non riesco a dargli un’età precisa e non mi va di chiedere. Esce la mattina, dopo colazione, per andare al lavoro e torna la sera. È impiegato nella società dell’ acqua, legge i contatori. la Mamma Nisha è la vera padrona di casa, indossa un saree colorato. La cucina è il suo regno, sforna in continuazione riso basmati, cavolfiore, lenticchie, patate e chapati. Quando non cucina sta sul charpai e guarda la televisione.

Aglio olio e peperoncino

Accetto volentieri la richiesta, poco dopo parcheggiamo la moto nella zona a pagamento di un grande centro commerciale. Una gigantesca insegna PVR… ne sovrasta la facciata. Negozi , fast food, supermercato e cinema tutto su più piani. Passiamo sotto i metal-detector e ci dirigiamo subito al supermarket. Cerco , la pasta , l’olio d’oliva , e trovo anche delle belle olive nere, tutto della Del Monte. Per il resto in casa, l’aglio non manca, così come il peperoncino. Acquisto anche una camicia nuova, sono invitato ad un matrimonio di loro amici. La mamma di jothi mi ha fatto il bucato, non ho comunque proprio niente di elegante da indossare e voglio fare bella figura.

aglio e olio A casa di jothi
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Dopo la notte di shivaratri, a Benares, la scorsa settimana , ho un problema intestinale che mi rende la vita difficile. Vorrei cucinare una pasta aglio olio e peperoncino molto piccante, ma ho paura di peggiorare la mia situazione, quindi non esagero con il chilli. Per conferire al piatto un tocco da chef aggiungo qualche oliva nera. Il risultato non è particolarmente apprezzato, solo il rispetto per l’ospite cuoco, fa vuotare i piatti.

Jothi è un ragazzo sveglio, studia lingue straniere in una università pubblica. Ha interesse per la scienza, in particolare per le missioni spaziali e lo spazio in genere. Studia russo e parla inglese con disinvoltura. Yamini , la sorella, sogna di fare la fotografa, non in India, vede il suo futuro in Russia o in Australia. I sogni vanno alimentati, così le presto volentieri la mia reflex per qualche giorno.

Due anni prima

Io e Jothi ci siamo conosciuti due anni prima, ad Agra, quando con mio figlio Matteo visitavo il Taj mahal. Abbiamo trascorso in sua compagnia una piacevole mezza giornata. Siamo poi restati in contatto. Quando ha saputo del mio passaggio a Lucknow, ha insistito per ospitarmi.

io

Ho trascorso giorni davvero piacevoli, viziato e coccolato da tutti. Purtroppo il mio intestino non mi ha permesso di apprezzare a pieno la cucina casalinga indiana e di essere,a volte, una compagnia brillante. Ho visitato parenti ed amici. Ho partecipato al matrimonio con la mia bella camicia nuova. Ho visitato lo stupendo Ambedkar Memorial Park. Ho appreso che in India l’ospite è sacro. Che non servono 200 metri quadrati per fare sentire uno straniero a casa. Ho appreso il piacere della condivisione. Di come, se si vuole, la differenza di lingua di cultura, di fede, non è mai un ostacolo.

Lo zaino è pronto, occorre una buona mezz’ora per raggiungere la stazione in scooter. È tempo di saluti, di abbracci e di mani giunte. È tempo di ringraziamenti e di promesse. E come spesso mi capita in India, per me è tempo di occhi lucidi e lacrime.

PS: i nomi dei personaggi sono stati cambiati

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