In questa raccolta d’immagini, ogni scatto è un incontro con l’inatteso: cani che non cercano padrone né cibo, ma solo il proprio spazio tra gli uomini e gli dèi. Le loro pose, spesso immobili e composte, sembrano mudra silenziosi. Guardali bene: forse sono lì da sempre, forse sono anime che hanno scelto il corpo di un cane per restare a Varanasi. Ma non sempre è così: anche qui i cani a volte non stanno bene. Malattie, fame, solitudine — la spiritualità non sempre li protegge.
Questo album nasce dallo stupore davanti alla loro presenza silenziosa, ma anche da uno sguardo più consapevole: tra poesia e realtà, tra bellezza e fragilità.